Ti consiglio un autore: TJ Klune

Mondadori sta procedendo alla pubblicazione di molti romanzi di TJ Klune. Questa è una buona occasione per scoprire un autore che potrebbe davvero darvi tanto.

In questo articolo vi guiderò attraverso il suo ricco universo narrativo. Esploreremo i temi che gli sono più cari, vi consiglierò da quali libri partire e vi racconterò quali sono i miei preferiti. Parleremo anche di alcuni personaggi indimenticabili e cercheremo di capire cosa rende unico il suo stile.

Pronti a scoprire il mondo di TJ Klune? In questo articolo vi accompagno in una prima esplorazione, con una selezione di romanzi che meritano assolutamente la vostra attenzione.

Il mio primo incontro con TJ Klune: Bear, Otter e Kid

Il mio primo romanzo di Klune è stato Bear, Otter e Kid (peraltro il primo che Klune ha scritto, pubblicato nel 2011), seguito da La Nostra Identità. Sono i capitoli iniziali della saga The Seafare Chronicles, ambientati nell’immaginaria località di Seafare, in Oregon.

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La storia ruota attorno a Bear, un giovane di 21 anni che si ritrova a dover crescere il suo fratellino, Kid («il più intelligente ecoterrorista vegetariano di 9 anni») dopo che la madre li abbandona. La vita di Bear cambia radicalmente, e con essa anche le sue responsabilità.

Anna, Creed, Otter. Senza dimenticare la signora Paquinn. Queste persone diventano la famiglia che Bear non ha mai avuto. Una famiglia imperfetta, stramba a volte. Ma solida nel sostegno che è capace di offrire.

Oltre al legame fraterno, che è centrale nella vicenda, il romanzo parla di quel tipo di amore che «andiamo a fuoco e incendiamo il mondo» – un amore romantico e passionale che spinge Bear a mettere in discussione tutte le sue certezze.

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La prima volta che ho letto Bear, Otter e Kid – e a maggior ragione dopo aver finito il sequel La Nostra Identità – ho avuto un’epifania. Quei due romanzi mi hanno smosso qualcosa dentro, un click che mi ha messo in contatto con emozioni dimenticate, portando in superficie sentimenti che credevo perduti.

Era il primo passo nel mondo di Klune. Un mondo in cui temi di grande impatto emotivo trovano il loro contrappunto in una struggente delicatezza.

I personaggi e le tematiche del primo TJ Klune

Il primo romanzo di Klune, ma ancora di più il secondo (La nostra Identità), riescono a toccare corde profonde nonostante si noti una certa acerbezza nella narrazione e nello sviluppo dei personaggi. Klune ha già una voce che, pur in evoluzione, dimostra una notevole capacità di bilanciare l’intensità emotiva con momenti di leggerezza e ironia.

Il tema della “found family”, ossia una famiglia scelta e non imposta per nascita, diventerà uno dei pilastri fondamentali della sua produzione. In Bear, Otter e Kid, si esplora la bellezza di scegliere a chi appartenere, di trovare quelle persone che diventano la propria ancora, anche quando tutto il resto sembra crollare.

Bear e Otter rappresentano questo concetto in modo esemplare: il loro amore nasce da un’intima connessione che si costruisce fin dall’infanzia un passo alla volta, fatta di momenti di vulnerabilità e atti di fiducia.

Bear si ritrova a lottare con la propria paura di non essere mai abbastanza. Dal canto suo, Otter cerca un modo di essere il sostegno di cui Bear ha bisogno, senza mai forzarlo. È un amore che arde, ma che non ha fretta di bruciare: è paziente, attende e cresce, tra le ramificazioni delle vite e delle relazioni che li circondano.

La saga Seafare Chronicle si compone di altri due romanzi: L’arte di respirare, che si concentra sulla storia di Kid, e La lunga strada tortuosa, in cui ci prepariamo a salutare l’amata famiglia di Bear, Otter e Kid con un pizzico di nostalgia e gratitudine.

La saga di Green Creek: TJ Klune al suo massimo splendore

Leggendo la quarta di copertina, niente avrebbe fatto presagire quanto avrei amato Wolfsong e Ravensong, i primi due capitoli della saga Green Creek, per ora gli unici disponibili in italiano. A gennaio è prevista l’uscita di Heartsong, sempre per Mondadori, e non vedo l’ora! Per l’occasione, rileggerò l’intera saga e la recensirò nel dettaglio, capitolo dopo capitolo. Per ora lasciate che ve la presenti a grandi linee.

Non sono mai stata una patita delle storie di licantropi e mutaforme, anzi, di solito tendo a tenermene alla larga. Eppure, nonostante le aspettative basse e una certa diffidenza iniziale, ritengo questi tra i migliori romanzi di TJ Klune – quelli che mi hanno più coinvolto, regalandomi un ventaglio di emozioni vastissimo (in particolare Ravensong).

Primo volume della saga di Green Creek, Wolfosong racconta la storia di Oxnard Matheson, detto Ox. Abbandonato a 12 anni dal padre che gli aveva detto di non valere nulla, Ox cresce tormentato da queste parole, che continuano a pesare su di lui.

Tutto cambia quando, allo scoccare dei 16 anni, vede un ragazzino sulla strada di casa: un ragazzino che parla, parla, parla. Quel ragazzino è Joe Bennett. Più avanti Ox scoprirà che Joe aveva taciuto per due anni prima di incontrarlo.

Ox si rende conto che la famiglia di Joe non è come tutte le altre: sono mutaforma, legati da un vincolo antico che li costringe a proteggere il loro territorio e i loro cari. E col passare del tempo, il suo rapporto con Joe cresce, passando dall’amicizia all’amore, e sfidando le convenzioni e i pregiudizi del mondo.

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Il romanzo è la storia d’amore di Ox e Joe, un umano e un licantropo, ma sarebbe riduttivo ricondurre tutto a questo. Wolfsong è il racconto magico, a tratti onirico, dell’importanza di trovare il proprio posto nel mondo nonostante le sfide esterne e le battaglie interiori.

TJ Klune ci conduce in questa storia evocando le pulsioni più primordiali dell’essere umano. La paura, il senso di appartenenza, il possesso, l’odore che suscita reazioni istintive di attrazione o repulsione.

Come dimenticare l’imprinting tra Ox e Joe? Il primo incontro tra i due raccontato dal ragazzino ai genitori è qualcosa di travolgente e vitale e istintivo. «Non lo so spiegare», dice Joe «Ero tutto un argh e grrr, ma poi ho annusato di nuovo ed era lui ed è stato tutto un boom! Non so come dire! Devi annusarlo e poi dirmi perché sa di lecca-lecca, pigne, qualcosa di epico e fantastico».

Nel mondo di Klune, il branco non è la famiglia, quella dei padri che abbandonano i figli a 12 anni o – come in Bear, Otter e Kid – delle madri che lasciano dietro di sé un terremoto che rischia di radere al suolo ogni sicurezza.

Il branco è un legame che nasce dalla scelta reciproca e consapevole. Credo che la differenza sia tutta qui: il branco ti sceglie, senza costringerti a scegliere, inclusivo e accogliente. Mette insieme i frammenti, ti avvolge in un abbraccio e ti tiene intero, quando tutto sembra spezzarsi fuori e dentro di te.

A prima vista: l’amore queer secondo TJ Klune

In una delle sue dichiarazioni più note, TJ Klune prende le distanze dalle rappresentazioni queer cupe e tragiche che spesso incontriamo nei romanzi. Il suo obiettivo è raccontare storie e personaggi luminosi, capaci di infondere speranza. Questo intento emerge con forza nella saga A Prima Vista, una vicenda squisitamente romance, che ho trovato deliziosa.

Protagonista del primo romanzo di questa saga è Paul Auster, un trentenne sovrappeso, sarcastico e disilluso, con un lavoro monotono e un’inclinazione all’autoironia.

Le sue giornate sono animate dall’affetto dei suoi migliori amici: un cane su due zampe, Rotelle, una drag queen esplosiva, Helena Handbasket, dei genitori tanto amorevoli quanto bizzarri e un pappagallo omofobo.

L’arrivo di Vince Taylor, affascinante, sicuro di sé ma… non troppo intelligente scombussola la sua routine e mette alla prova certezze. Paul è convinto che l’interesse di Vince per lui sia uno scherzo, ma un incidente inaspettato – con tanto di investimento d’auto – lo costringe a rivedere la sua prospettiva.

Scoprirà che l’unico vero ostacolo tra lui e l’amore è rappresentato solo dalle sue paure.

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Colorato, originale, fuori dagli schemi, questo romanzo mette al centro due protagonisti che si discostano dai soliti cliché. Un giovane uomo cicciottello (e per questo insicuro e pieno di paranoie) e un bellissimo ragazzo tonto. Cosa potrebbe andare storto? Beh, moltissime cose – dalla prima all’ultima pagina.

Giocando a smontare gli stereotipi del romance “tradizionale” – dove tutti sono sempre perfetti ai limiti del credibile – TJ Klune prende in giro con garbo e intelligenza le regole del genere. I suoi personaggi sono imperfetti, spesso sopra le righe, e soprattutto profondamente umani nelle loro vulnerabilità. Con un’ironia brillante e dialoghi pungenti, ribalta le aspettative, mostrando che il vero romanticismo non risiede nella perfezione, ma nella capacità di accettare e amare le imperfezioni – proprie e altrui.

Rispetto alle saghe viste sopra, A Prima Vista si distingue per il suo tono leggero e scanzonato che, però, non scivola mai nella superficialità. Con una scrittura frizzante Klune affronta temi profondi come l’accettazione di sé, l’inclusività, e la fluidità di genere.

In questo equilibrio tra ironia e profondità, TJ Klune mostra la sua grande abilità: far riflettere senza appesantire. I suoi personaggi sono autentici e si fanno portatori di messaggi universali. In Paul, Vince, Sandy e gli altri, ritroviamo le insicurezze, le battaglie, i sogni di tutti noi, e quel bisogno radicale di essere amati per ciò che si è.

Dimmi che è vero e i suoi seguiti riescono così a regalare risate sincere, emozioni intense e spunti di riflessione, senza mai perdere il tocco lieve che caratterizza questa saga. È un romance che gioca con i toni della commedia, ma che non dimentica mai di essere umano e profondo.

La saga A prima vista si compone dei seguenti romanzi, pubblicati dalla Triskell Edizioni: La Drag Queen e il re degli Homo Pomp, che si concentra sul complesso rapporto di amore e odio tra il miglior amico di Paul, Sandy, in arte la meravigliosa drag queen Helena Handbasket, e “il re degli Homo Pomp”, alias Darren Mayne. Finché non sei arrivato tu racconta il coronamento della storia d’amore tra Paul e Vince, tra panico da matrimonio e dichiarazioni d’amore strappalacrime. Dimmi per chз combattiamo racconta la storia di Corey/Kori Ellis e dà una conclusione a tutti i personaggi incontrati fin qui – con una chiusa perfetta: «Il mondo può essere un posto magnifico quando ti circondi delle persone giuste».

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