Encounter: trama e recensione di un noona romance perfetto
Encounter per me è stato un’esperienza fortemente coinvolgente. Non è un drama originale, ma è un drama per molti versi perfetto.
Racconta la storia di Soo-hyun, una donna divorziata a capo di un lussuoso Hotel di Seoul. Suo padre è un influente uomo politico, che l’ha abituata fin da giovane ad aiutarlo nelle sue campagne elettorali. Lei è cresciuta quindi sacrificando se stessa per il bene della famiglia.
Anche il matrimonio è stato di convenienza. Per facilitare la scalata al potere del marito, la madre aveva costretto la figlia a sposare il rampollo di una ricca famiglia, ma l’unione si era chiusa con un divorzio e l’ottenimento dell’albergo come parte degli alimenti.
Soo-hyun tuttavia è ben lontana dall’aver raggiunto l’indipendenza, vittima com’è delle sgradevoli intromissioni dell’ex suocera. L’anziana donna vorrebbe che lei tornasse assieme al figlio, non certo per la felicità della coppia, ma per salvare le apparenze e il buon nome della sua famiglia.
Non stupisce che in un contesto tanto opprimente e ipocrita, Soo-hyun viva un’esistenza repressa e infelice. Di notte fatica a dormire, ed è costretta a nascondere le sue più profonde emozioni dietro una corazza impenetrabile.
Durante un viaggio di lavoro a L’Havana (Cuba) incontra Jin Hyeok, un 29enne spensierato e sorridente, solare, gentile, dalla bellezza radiosa e un po’ scomposta. Il sorriso largo e generoso, i capelli lunghi e disordinati, i jeans, la macchina fotografica in mano e un’attitudine allegra e distratta. Non potrebbero essere più diversi: per ceto, età e carattere. Eppure, accade la magia. Di fronte a un tramonto mozzafiato, con la luce dorata che li avvolge, i due trascorrono una serata insieme prima che lei riparta per Seoul, mentre Omara Portuondo canta con la sua voce portentosa (video qui).
Il destino vuole che Jin Hyeok cominci un nuovo lavoro proprio nell’hotel gestito da Soo-hyun. In questo modo inizierà una storia d’amore che, tra alti e bassi, alla fine porterà la donna ad aprire il suo cuore, abbassare le sue difese e lasciarsi ammaliare dalla dolce, accudente lievità di Jin Hyeok.
Perché Encounter è un capolavoro
Sono persuasa che Encounter sia un capolavoro, e per più di una ragione. Di seguito elencherò i motivi che a mio avviso lo rendono tale.
La chimica fra i protagonisti
Song Hye-kyo e Park Bo-gum, nonostante 12 anni corrano tra loro, sono una delle coppie più belle che ho mai visto sullo schermo. Hanno una magnifica intesa – lei così elegante e misurata, lui schietto, istintivo, ottimista. Non sono solo esteticamente splendidi. Hanno qualità complementari che li rendono una coppia ideale – come dice il titolo stesso.
Le ambientazioni: una Cuba magica
L’inizio e la fine del drama sono ambientati a Cuba, e questo impatta molto sulla creazione di un’atmosfera evocativa e sognante. Le scene sono opulente e ricche di dettagli, i tramonti romantici e incantati, le vie della città esotiche e affascinanti.
Soo-hyun si aggira per L’Havana in un iconico abito rosso che la definisce come donna di carattere e passionale, sotto una scorza di impenetrabilità. Ben si adatta alle travolgenti musiche cubane, al calore di quel sole, ai costumi di un popolo tanto più festoso di quello coreano. Anche se ancora non lo sa, è pronta per quell’incontro che le cambierà la vita, e che non a caso avviene lontano da Seoul.
Una protagonista forte e matura
Un grande cliché dei drama coreani è scardinato in Encounter. Qui non abbiamo il classico chaebol dal cuore di ghiaccio che viene sedotto suo malgrado dalla ragazza povera (e di solito lamentosa). Al contrario abbiamo una donna in posizione di potere, donna che è anche significativamente più grande dell’uomo.
Non è una novità assoluta. Abbiamo visto qualcosa del genere ad esempio in Witch’s Romance, piacevole rom-com del 2014 con Park Seo-joon dove la protagonista è un’inflessibile donna in carriera. Tuttavia è diverso l’impianto narrativo. Witch’s Romance è un drama leggero, romantico e d’intrattenimento, laddove Encounter ha senza dubbio una sfumatura drammatica, pur restando un genere romantico.
Soo-hyun, la protagonista di Encounter, si distingue per maturità. Le sue reazioni non sono mai lagnose, petulanti, irragionevoli o illogiche – come troppo spesso accade nei kdrama. Non strilla, non agisce da tredicenne, non fa i dispetti e non sviene quando un uomo le tocca la mano. E’ garbata, signorile e misurata. Qualità che apprezzo enormemente in una lead.
Trovo che gli sceneggiatori abbiano fatto un ottimo lavoro di approfondimento psicologico sul suo personaggio, perché le azioni che compie (e le rispettive motivazioni) arrivano allo spettatore in modo chiaro e coerente.
Il plauso va anche alla recitazione di Song Hye-kyo. So che generalmente non piace. La critica che le viene mossa più spesso è quella di essere un’attrice ‘fredda’ e poco comunicativa. Di certo non è enfatica nelle sue espressioni, ma proprio per questo tanto più apprezzabile. Capace di parlare con uno sguardo o con il corpo, ogni suo atteggiamento è impregnato del personaggio. Se penso agli occhi sgranati di IU in Moon Lovers o agli strilli di Hwang Jung-eum in Kill me Heal me ho ancora i brividi…
Delle OST meravigliose
Encounter ha una colonna sonora spettacolare. Ho già citato l’omaggio alla musica cubana con Omara Portuondo. Mi soffermo un istante su questa straordinaria interprete che, oltre alla carriera da solista, ha fatto parte del fantastico gruppo Buena Vista Social Club. Emozionante ritrovarla in un kdrama.
In generale tutte le OST sono splendide, e perfettamente in tema con la narrazione.
Voto: 9/10
Numero puntate: 16
Durata: 70 min. circa
Dove vederlo: Viki
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