Noona romance d’annata, Flower Boy Ramyun Shop rientra di diritto nelle rom-com «da ombrellone», quelle commedie leggere che si lasciano guardare con piacere, facendoci trascorrere alcune ore di disimpegnata evasione.
Trama di un kdrama leggero, divertente e disimpegnato
Yang Eun-bi è una 25enne che sogna di fare l’insegnante. In una rutilante prima puntata in cui accadono eventi che definire improbabili è un eufemismo, Eun-bi incontra più volte un misterioso e affascinante ragazzo, Chi-soo.
Si scontrano una prima volta nei bagni delle donne (sic!), dove il giovane si nasconde perché inseguito. Lui si avvicina un po’ troppo al viso di lei e… come nei migliori cliché coreani, Eun-bi capisce che è amore. In effetti Chi-soo è bello, atletico, con una parlantina tagliente e sagace. Il resto lo fa il ciuffo. Non so voi, ma a quel punto io avevo già gli occhi a forma di cuore (lo so, mi si compra con poco).
I due si rivedono poco dopo alla fiera locale, dove si ritrovano vicini di tavolo a mangiare un boccone. In quel momento, la nostra protagonista vede arrivare il suo fidanzato. Già, perché Eun-bi ha atteso pazientemente che il suo uomo tornasse dai due anni di leva obbligatoria. Purtroppo, proprio mentre è in compagnia del nuovo e attraente sconosciuto, Eun-bi scopre che lui la tradisce.
La mattina dopo, Eun-bi rivede Chi-soo. Indossa una camicia bianca e la cravatta, pantaloni eleganti; ha un’aria spavalda e sicura di sé. Le sembra bellissimo, un uomo in carriera e di successo. Reduce dal tradimento dell’ormai ex fidanzato, Eun-bi prende il coraggio a quattro mani, gli si avvicina e… gli chiede un appuntamento e di poterlo chiamare «Oppa».
Peccato che nel giro di qualche istante si scontri con l’amara verità. Quello che credeva essere un fascinosissimo uomo, è in realtà un ragazzino all’ultimo anno di superiori. Non solo. E’ il figlio del proprietario della scuola dove lei stessa insegna come stagista. Insomma – il peggio del peggio. Anche perché, scoperto di essere l’interesse amoroso dell’insegnante, Chi-soo inizierà a tormentare la povera Eun-bi.
Non voglio raccontare tutta la trama nel dettaglio. Basti sapere che, a causa della morte del padre, Eun-bi deve accantonare il sogno di diventare insegnante e gestire il piccolo ristorante di ramen avuto in eredità. Questo comporterà una serie di eventi inattesi, tra cui l’arrivo di un personaggio di tutto rispetto, il cuoco Kang-hyuk.
Gli elementi della rom-com adesso ci sono tutti. Il triangolo d’amore è costruito, tra il cuoco Kang-hyuk che chiama Eun-bi «moglie» e il ragazzino che ribolle di gelosia. Le scene ammiccanti si sprecano, una fra tutte l’indimenticato bacio al kimchi, che è un tripudio di allusività.
La domanda alla quale bisogna adesso trovare una risposta è: quale dei due uomini sceglierà Eun-bi? L’affidabile e bellissimo Kang-hyuk, che è in grado di starle accanto e aiutarla in modo maturo e generoso? Oppure il giovane, imprevedibile e passionale Chi-soo?
Perché vale la pena vedere Flower Boy Ramyun Shop (anche se è un kdrama datato)
Flower Boy Ramyun Shop è divertente. Regala ore di spensieratezza e allegria giocando alcune buone carte.
Il carattere della protagonista femminile
Eun-bi si distingue per il suo carattere combattivo e focoso. Ho citato a inizio recensione il suo coraggio nell’approcciare il main lead e chiedergli di uscire insieme. Al di là del fatto che la scena è davvero spassosa (e lei si ricopre di ridicolo), l’atteggiamento in sé è encomiabile. Anziché piangere e disperarsi per la rottura con il fidanzato e il tradimento subito, Eun-bi reagisce risolutamente.
In generale, è una ragazza che non si perde d’animo, non si fa schiacciare dai potenti, risponde alle ingiustizie e ha un forte senso d’integrità morale. Mi è piaciuta davvero tanto.
Ho letto molti commenti negativi sul fatto che un’insegnante si innamori di un suo studente (con buona pace dei coniugi Macron). In realtà per oltre due terzi, il drama ci mostra Eun-bi che lotta contro questo sentimento. Senza contare che, tolte le primissime puntate, lei non è più l’insegnante di Chi-soo.
L’evoluzione del protagonista maschile
Non mi è piaciuto tutto di Chi-soo, ma è certo che ne sono rimasta affascinata. C’è un aspetto che più di altri mi ha colpito: la coerenza della sua evoluzione.
Indubbiamente Chi-soo è un ragazzino di 19 anni, chaebol di tot generazione, viziato e borioso. Tuttavia, non appena Eun-bi entra per così dire nel suo radar e colpisce la sua attenzione (più precisamente, in testa con una pallonata) Chi-soo intuisce cosa sia l’amore e, anziché fuggire, non esita a inseguirlo per quanto difficile possa essere.
Nonostante i ragionevoli rifiuti di Eun-bi e gli ammonimenti del padre, contrario a quella frequentazione, Chi-soo non esita a rinunciare a tutti i suoi privilegi pur di essere libero di amare. L’aspetto ancora più sorprendente è che Chi-soo rinuncia a tutto prima ancora di sapere se avrà o no una possibilità con Eun-bi. Se questa non è maturità…
Il clima che si respira al Flower Boy Ramyum Shop
Infine voglio citare qualcosa di più generico come l’atmosfera che si respira attorno al Flower Boy Ramyun Shop – il ristorante, intendo. Le microstorie, i siparietti comici che forse non aggiungono nulla alla storia ma la impreziosiscono di scene deliziose. Ad esempio, quando le ajumma di quartiere rimangono disorientate dal numero di bei ragazzi che girano intorno a Eun-bi, e iniziano a pensare che lei li abbia sedotti tutti.
Le storie secondarie forse non brillano per originalità e memorabilità, ma complessivamente si prova un senso di familiarità e calore che piace e suscita sorrisi. Quei ragazzi, quella gioventù, il ritrovarsi attorno al cibo in modo conviviale e intimo intriga e coinvolge – semplicemente e senza pretese.
Per questo Flower Boy Ramyum Shop merita le ore spese a guardarlo, nonostante sia un prodotto datato e presenti gli stessi cliché di ogni commedia romantica coreana. Lo fa però con il tono vivace e piacevole di chi ha ancora qualcosa da dire.
Voto: 7.5/10
Numero puntate: 16
Durata: 45 min. circa
Dove vederlo: Viki
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