Nel periodo che ho trascorso in Corea del Sud mi è capitato di conoscere e uscire con molti coreani, e anche di trovarmi in una relazione internazionale. Questo non fa di me un’esperta, ma di certo mi ha permesso di comprendere una verità fondamentale – che peraltro ho già affrontato in un articolo. I coreani sono gentili e premurosi, ma non sono i protagonisti di un kdrama!
Kdrama: l’uomo ideale
Ricordate Moon Gang-tae di It’s okay to not be okay? Infermiere bellissimo e compassionevole, dedica la vita al fratello autistico, come se il suo unico scopo fosse quello di renderlo felice. Nel momento in cui si innamora, riversa la stessa incondizionata capacità d’amare sull’oggetto dei suoi sentimenti, con una generosità apparentemente senza limiti.
E che dire di Mr. Sunshine, show in cui l’amore assume la forma più elevata e sublime, quella del sacrificio di sé?
Potrei portare decine e decine di esempi, ma ribadirebbero l’ovvio. Il più delle volte nei drama ci viene presentato un ideale di uomo che sfiora la perfezione: splendido, innamoratissimo, votato alla sua donna. Ma quanto c’è di realistico in queste rappresentazioni?
Be’, diciamo molto poco.
E’ successo (sia a me sia a persone che conosco) di sentire la seguente affermazione: «L’ho fatto perché l’ho visto in un drama». Cosa? Essere gentile, dire «Ti amo», compiere gesti galanti. Insomma, lo fanno non perché lo sentono davvero, ma per emulare il comportamento compiuto da un attore.
I coreani nelle relazioni: quello che non ti aspetti
I coreani non si sono certo inventati il ghosting, lo hanno però portato a un livello “pro”.
Una volta una mia follower mi apostrofò dicendo che «tutti ghostano, in ogni parte del mondo». Evitai di controbattere, ma era evidente che non aveva mai avuto a che fare con dei coreani.
‘Ghostare” per loro è la normalità, e lo fanno a ogni stadio della relazione. Siamo ai primi stadi di conoscenza e non mi va più di parlare con te? Sparisco! Stiamo insieme da 3 mesi e la relazione rischia di diventare seria – cosa che io non voglio? Sparisco! Stiamo insieme da 2 anni e abbiamo dei problemi che non intendo risolvere? Sparisco!
Insomma, piuttosto che parlare, chiarire, telefonare, spiegare la situazione o anche solo mandare un messaggio, i coreani sceglieranno la via più corta e facile (almeno per loro). Quella del tagliare i ponti, quella del silenzio stampa, quella del dileguamento… E non si faranno più trovare.
Non solo ignoreranno i vostri tentativi di mettersi in contatto con loro, le vostre richieste di chiarimento, le decine di chiamate e i messaggi. Ma arriveranno a bloccarvi sui social.
Disclaimer: ovviamente sto generalizzando, e non tutti si comportano così. Diciamo che è un atteggiamento molto diffuso.
Perché i coreani ‘ghostano’?
Non ho una vera e propria risposta a questa domanda. Probabilmente è un fatto culturale: i coreani non amano i conflitti e non gestiscono i confronti come facciamo noi, discutendo animatamente. Inoltre, è difficile incontrare coreani che vi rifiutino in modo chiaro. Preferiranno scomparire piuttosto che dirvi un «No» netto e onesto.
Siccome è un dato di fatto che sono molto educati e pieni di attenzioni, nei primi stadi della conoscenza è facile prendere la loro gentilezza per interesse nei nostri confronti. Tuttavia, quando si arriva al momento decisivo, e vogliamo capire se quell’interesse si concretizzerà in un rapporto, ecco, sorgeranno molti problemi e incomprensioni – soprattutto se conosciamo poco la mentalità coreana.
E’ insomma molto più probabile vederli scomparire da un momento all’altro piuttosto che sentirli dire: «Guarda, per te provo solo amicizia».
Appuntamento con un coreano: i miei consigli
Se avete letto anche gli altri articoli che ho scritto su questo argomento, saprete che ho incontrato tanti tipi di coreani, sia online sia nella vita reale. Mi permetto quindi di dare un paio di consigli se siete in contatto o volete entrare in contatto con dei coreani ma conoscete poco la loro cultura.
Il primo consiglio è più che altro un appello al buon senso. Soprattutto se si usano i social per fare conoscenze, è opportuno non abbassare mai la guardia e mantenere un atteggiamento di sana diffidenza. Ultimamente sono tantissime le persone che si ‘spacciano’ per coreane senza esserlo, o i coreani stessi che fanno leva sulla “Korean wave” che ha investito il mondo per trarne un qualche tornaconto.
Il consiglio più importante che posso dare, però, è quello di separare nettamente ciò che vediamo sullo schermo da ciò che viviamo nella realtà. Sono perfettamente consapevole che i kdrama ci hanno dischiuso un mondo fantastico e romantico, popolato da personaggi splendidi che ci fanno battere il cuore.
Tuttavia questo è: un mondo fantastico, che non trova corrispondenza nella realtà. Non sto dicendo che non esistono individui splendidi nella realtà, sto solo dicendo che bisogna valutare le persone per quello che sono, senza farle diventare le protagoniste di un’opera di fantasia che esiste solo sugli schermi di un televisore.
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