Tutti gli appassionati di drama e BL avranno sicuramente notato un fatto: i personaggi non vengono chiamati per nome ma piuttosto per titolo, secondo un complesso sistema gerarchico basato su età, esperienza e rapporti familiari.
Mentre in Occidente è accettabile rivolgersi a una persona con il suo nome di battesimo anche quando questa sia anziana, in Oriente non è affatto così. Dimenticare di usare l’onorifico giusto è considerato una vera e propria mancanza di rispetto.
Cerchiamo di capire meglio come muoversi in questo mondo per noi sconosciuto ma affascinante, mettendo a confronto due grandi culture asiatiche: quella coreana e quella tailandese.
L’uso degli onorifici nella società asiatica
Perché i titoli si sono diffusi nelle culture asiatiche? Che cosa stanno a indicare? Qual è la loro funzione?
Come ho più volte sottolineato nei miei articoli, molti Paesi del Sud-est asiatico hanno subito l’influenza del Confucianesimo.
Dottrina finalizzata alla creazione di una società giusta, il Confucianesimo fonda il suo insegnamento sulla deferenza e la pietà filiale che costituiscono le fondamenta di una collettività sana, pacifica e armoniosa. Sovrano e suddito, marito e moglie, padri e figli, amico più grande e amico più giovane: ognuna di queste relazioni è un tassello che garantisce la stabilità, in un sistema gerarchico in cui ognuno è tenuto a rispettare il proprio ruolo per il bene comune.
Tale visione riverbera nel linguaggio e nell’uso di titoli che – per l’appunto – rispecchiano questo sistema gerarchico in cui gli anziani vengono visti come membri molto stimati della società in quanto maestri di vita ed esempi di saggezza. Insomma, l’uso e la diffusione degli onorifici non è altro che una forma di rispetto, cortesia ed educazione.
Gli onorifici in Corea del Sud
Inizialmente, gli onorifici in Corea erano legati allo status sociale – connotazione che è andata fortemente attenuandosi. Oggi una delle caratteristiche della società coreana, che può risultare straniante per gli Occidentali che visitano il Paese, è l’enfasi che i coreani pongono sull’età.
E’ qualcosa che ho sperimentato in prima persona quando vivevo a Seoul. La domanda «Quanti anni hai» è probabilmente una delle prime che i coreani rivolgono a uno sconosciuto. La cosa può risultare poco cortese ai nostri occhi. Ma nella loro cultura è un modo per capire come comportarsi nei nostri confronti.
Fun Fact: i coreani tendono a percepire e chiamare ‘amici’ le persone che hanno la stessa età. Se qualcuno è più grande o più piccolo, a dispetto dell’ottimo rapporto che possono avere con quella persona, non la chiameranno ‘amica’. Credo che questo descriva bene la dinamica dei rapporti che regolano la società coreana.
Gli onorifici più diffusi in Corea del Sud
Tutti noi kdrama-addicted conosciamo parole quali oppa, noona, hyung, sunbae… Ebbene, si tratta di onorifici, ovvero titoli che vengono utilizzati per chiamare le persone in base al rapporto che abbiamo con loro.
Ma quali sono i più diffusi, quelli che sentiamo più spesso nelle serie coreane? E cosa significano?
Oppa: termine usato da una donna per chiamare sia il proprio fratello maggiore, sia il fidanzato, sia un amico più grande con cui è in confidenza.
Noona: termine usato da un uomo nei confronti della sorella maggiore, di un’amica più grande d’età o di una fidanzata (che abbia più anni di lui, ovviamente).
Hyung: termine usato da un uomo per chiamare un fratello o un amico maggiore d’età.
Unnie: termine usato da una donna per chiamare una sorella o un’amica maggiore d’età.
Sunbae: letteralmente ‘senior’. Utilizzato in ambito scolastico o lavorativo per rivolgersi a una persona con più esperienza. E’ di genere neutro, e può essere usato indifferentemente da uomini e donne.
Hubae: letteralmente ‘junior’. Utilizzato in ambito scolastico o lavorativo per rivolgersi a una persona più giovane, che abbia meno esperienza, e sia agli inizi. E’ di genere neutro.
-ssi: suffisso di genere neutro che si aggiunge alla fine di un nome proprio, letteralmente significa ‘signore’, ‘signora’, ‘signorina’. Viene usato in molti ambiti sociali, per mostrare rispetto e gentilezza verso il proprio interlocutore.
Gli onorifici in Tailandia
Gli onorifici tailandesi hanno una storia molto antica, e risalgono al XIII secolo, quando i titoli cominciarono a essere utilizzati per designare i rapporti di parentela. Col passare del tempo, si aggiunsero sempre nuove forme e particelle usate per esprimere un linguaggio educato e rispettoso.
Anche in Tailandia come in Corea, l’uso del nome proprio non accompagnato da titoli è estremamente raro. Può capitare di sentirlo quando ci si rivolge a dei bambini o tra giovani della stessa età. In linea di massima, i tailandesi – e gli amanti dei BL lo sanno bene! – hanno un complesso sistema di onorifici che cercherò di semplificare qui di seguito.
L’uso di Khun e Meung in Tailandia
Uno dei più comuni è khun. Il suo significato basilare è “tu“, ma è spesso usato come forma di rispetto verso uomini e donne. Potremmo quindi tradurlo con ‘Signore‘ e ‘Signora‘. Tuttavia, se la persona in questione ha un titolo di studio elevato (ad esempio, è medico o avvocato), il khun decade e si utilizza il titolo di studio come onorifico – oppure si mantengono entrambi, il che in qualche modo ‘raddoppia’ l’onore conferito all’interlocutore.
Nota per gli amanti dei BL: avrete forse notato che alcune coppie nei BL amano chiamarsi ‘khun‘ l’un l’altro. Benché questo non sia troppo diffuso nella vita reale, può succedere. Il motivo è che il titolo khun è di genere neutro (ossia applicabile sia agli uomini sia alle donne) e ai nativi suona dolce e rispettoso.
Interessante sottolineare che in tailandese anche il termine meung significa “tu“. Guardando i BL, avete fatto caso che spesso i personaggi dei lakorn tendono a offendersi quando qualcuno si rivolge a loro chiamandoli «Meung»?
Questo perché è estremamente informale e viene utilizzato principalmente tra persone che sono in confidenza tra loro. Ma a seconda del contesto il ‘meung’ può assumere un significato rude e volgare.
Nong, Pee e Ai nella lingua Thai
Nong indica il fratello o la sorella più giovane. Può essere usato sia verso un parente più giovane, ma anche genericamente nei confronti di una persona più piccola d’età.
Analogamente Pee è il fratello o la sorella più grande, ma non solo di sangue. Si usa con le persone più grandi di età.
Nong e Pee (abbreviato in P’) si possono anteporre ai nomi di battesimo o al nickname, oppure essere utilizzati da soli se non conosciamo la persona in questione. Ad esempio: al ristorante, possiamo chiamare il cameriere rivolgendoci a lui semplicemente con «Pee» o «Nong», a seconda dell’età che dimostra rispetto alla nostra.
Avrete inoltre notato che spesso nei BL i nomi propri sono preceduti dalla particella Ai.
Faccio un esempio preso da Between Us, BL Thai del 2022 con Boun e Prem. Verso la metà del primo episodio, abbiamo Team (interpretato da Prem), una matricola che sta scherzando e giocando in spiaggia assieme ai suoi colleghi di Università. Loro si rivolgono a lui chiamandolo Ai’Team, un modo colloquiale usato tra persone che sono estremamente in confidenza tra loro. Al di fuori di questo contesto, è un titolo dispregiativo e rude, che è preferibile non utilizzare.
Nel giro di pochi minuti Team si ferisce a un piede e in suo soccorso arriva Win (interpretato da Boun), un suo senior. Team si rivolge a lui chiamandolo P’Win, in segno di rispetto.
Questo ci fa capire che il sistema dei rapporti sociali in Tailandia (anche quelli tra giovani) è in realtà fortemente strutturato, e segue delle regole ben precise.
Nota: «Ai» è utilizzato solo per gli uomini. Il corrispettivo femminile è «Ee».
Altri comuni onorifici in uso nella lingua thai
Gli onorifici usati nella lingua thai sono davvero tantissimi e non pretendo qui di essere esaustiva. Ne citerò solo alcuni, quelli che secondo me compaiono più di frequente nei lakorn. In questo modo sarà ancora più facile comprendere e apprezzare le nostre amate serie.
Se avete visto Moonlight Chicken lo ricorderete: il personaggio interpretato da Earth viene chiamato Lung, ovvero zio. Con questo termine si indica una persona più grande di noi, ma non tanto anziana da essere chiamata nonno.
Generalmente, nella vita reale, viene chiamato Lung un uomo che abbia più di 50 anni. Potete immaginare quanto sconvolgente per me fosse che in Moonlight Chicken venisse chiamato così il povero Earth, che di anni ne ha 29!
Chi non ha visto Cutie Pie? Sicuramente conoscerete i personaggi di Hia Lian e Hia Yi, interpretati da Zee e Max. Ma cosa indica quell’onorifico Hia anteposto al nome? Letteralmente significa fratello maggiore.
Il termine deriva dal cinese. In Tailandia molte sono le famiglie che hanno discendenti provenienti dalla Cina, immigrate nel Paese molte generazioni fa. Il titolo Hia (o Je) viene utilizzato verso persone più grandi che hanno antenati cinesi o tratti somatici che richiamano quelli cinesi.
Nota: «Hia» è utilizzato solo per gli uomini. Il corrispettivo femminile è «Je».
E terminiamo questa breve carrellata con l’onorifico che forse sentiamo più spesso nei BL… kráp (se a parlare è un uomo) e kâ (se è una donna).
Difficile dare una traduzione letterale di queste particelle, in quanto si tratta di formule di cortesia che i tailandesi aggiungono alla fine delle frasi per renderle più ‘educate’. In alcuni casi, quindi, possono essere rese con il nostro «per favore». Ma non solo.
Diciamo che kráp è un modo di ingentilire le frasi quando ci si scusa, si chiedono informazioni, si risponde a una domanda. E’ anche un modo per dire «Sì, ho capito». Insomma, una piccola particella che si adatta a moltissime occasioni e permette di risultare sempre cortesi e rispettosi.
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