Extremely Inappropriate, JPN 2024

Drama giapponese ambientato nel 1986, Extremely Inappropriate è una gemma poco conosciuta di Netflix che a mio avviso merita tutta la vostra attenzione e il vostro tempo. In questa recensione, proverò a spiegarvi le ragioni per cui ne sono follemente innamorata e perché secondo me dovreste dagli una chance.

Extremely Inappropriate, una trama intrigante

Il drama racconta la storia di Ichiro, vedovo e insegnante dal carattere spigoloso, alle prese con l’educazione di una figlia decisamente ribelle.

Siamo negli anni ’80, vanno di moda i capelli cotonati, il trucco vistoso e i chiodi in pelle. Anche gli atteggiamenti riflettono lo spirito dell’epoca, essendo marcatamente più libertini e sfacciati rispetto agli standard giapponesi odierni. Il padre è ossessionato dal fatto che la figlia perda la verginità, e la figlia ha come obiettivo quello di andare a letto con un ragazzo, in quanto la virtù in quel periodo non viene considerata un valore.

La loro vita cambia quando Ichiro, salendo su autobus ‘particolare’, si ritrova catapultato nel 2024. Improvvisamente, è in un’epoca in cui tutto gli sembra non solo nuovo ma estraneo e sgradevole. Le studentesse indossano divise dalle corte gonne ammiccanti – ma se lui lo fa notare col suo linguaggio schietto e rude, le persone si scandalizzano e lo trattano da aggressore sessuale. I telefoni cellulari, i monopattini, il divieto di fumare sui mezzi pubblici… ogni cosa lo sconvolge. Appena realizza di trovarsi nell’epoca sbagliata, non vede l’ora di tornare nei suoi amati anni ’80.

Finché nel 2024 non incontra una giovane donna che piange. Seduta al bancone di un bar, ha accanto a sé un passeggino e un bebé. Ichiro si sente subito interessato e legato a lei… Questo incontro suscita un miscuglio di sentimenti che l’uomo non riesce a decifrare, ma nemmeno a controllare. Ritornato rocambolescamente negli anni ’80, continuerà a pensare alla donna che piangeva – e cercherà a un modo per tornare indietro e rivederla.

In tutto questo, si inserisce la vicenda della bizzosa figlia di Ichiro, un bellissimo personaggio pieno di sfaccettature. Suo malgrado, diventa oggetto d’amore del figlio dell’inventore della macchina del tempo (lo strano bus preso da suo padre per arrivare nel 2024). Dal 2024, quindi, giungono il giovane e sua madre – una femminista convinta. I due non dovrebbero fermarsi negli anni ’80 – che la donna trova arretrati e barbari – ma vi restano perché il figlio non solo si è innamorato della ragazza, ma è rimasto incantato da una TV in cui può «vedere le tette».

Questa a grandissime linee è l’ossatura di una trama sorprendente, che segna il ritmo di una seria che eccelle da più punti di vista. Vediamo di evidenziare i principali.

**Recensione di Extremely Inappropriate: perché è geniale**

Parto da una premessa: questo non è un drama per tutti. Sicuramente a molti non piacerà perché io stessa – che pure l’ho amato moltissimo – in alcuni momenti mi sono chiesta «Ma cosa sto guardando?»

Extremely Inappropriate è infatti un drama attraversato da una vena di follia, e nemmeno troppo sottile. E’ un miscuglio di generi in cui troverete il fantasy, la commedia comica, il musical (ebbene sì, a un certo punto i personaggi inizieranno a cantare e ballare… e non potrete staccare gli occhi dallo schermo) e la satira sociale. Il tutto condito con quella punta di delicatezza e pudore dei sentimenti che è caratteristica tipica dei drama giapponesi anche quando parlano di “tette” in modo sfrontato.

La serie è geniale non solo nel presentare un mix del tutto riuscito di generi. Trovo che il suo messaggio sia potente e vada perfettamente a segno. Quello che ci vuole comunicare è che non tutto ciò che è stato fatto in passato sia da scartare, così come non tutto ciò che è attuale è giusto e sensato.

Siamo in un’epoca ossessionata dal polically correct, cosa che questo drama mostra in modo davvero pregevole e amaramente divertente. Toccando temi seri come l’uguaglianza di genere, il divario generazionale e le sfide nel mondo del lavoro, Extremely Inappropriate mette in scena le esagerazioni di un periodo storico in cui si rischia di non poter dire più nulla perché tutto può potenzialmente diventare offesa, discriminazione o non inclusione. Con un tono sia ironico sia critico, sfida i limiti del politicamente corretto, evidenziando quanto la comunicazione odierna possa essere intrappolata da sensibilità eccessive.

Il ruolo di Ichiro (un uomo degli anni ’80, senza filtri e con una evidente incomprensione delle sfide che la diversità pone) è proprio quello di ridare una visione più equilibrata e meno estrema sull’importanza del dialogo aperto e della comprensione reciproca. Attraverso le sue gaffe e i suoi errori, Ichiro diventa un veicolo per esplorare e discutere temi delicati, suggerendo che forse c’è spazio per un approccio più umano e meno polarizzato alla convivenza sociale.

Consiglio vivamente questo J-drama a chi vuole farsi stupire, a chi ha voglia di ridere, riflettere e farsi commuovere in modo non convenzionale. Un drama fuori dai soliti schemi, capace di essere sorprendente e sfidare le aspettative. Perfetto per chi cerca storie che uniscono umorismo intelligente, emozioni profonde e una critica sociale incisiva.

Voto: 8.5

Dove vederlo: Netflix

Numero e durata episodi: 10 ep. da 50 min. circa

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