Giovedì 3 ottobre, Heartstopper torna su Netflix con la sua attesissima terza stagione. Questa serie, diventata un simbolo per le nuove generazioni (ma non solo), continua a raccontare con dolcezza e autenticità la storia d’amore tra Nick e Charlie, due ragazzi che affrontano l’amore e le sfide della crescita e della scoperta di sé in un mondo che non sempre è pronto ad accettarli.
Heartstopper nasce come una webcomic nel 2016, scritta e illustrata da Alice Oseman, autrice britannica di narrativa young adult.
Successivamente, la vicenda è stata raccolta in una graphic novel divisa in più volumi. La novel segue la vita di due ragazzi, Nick Nelson e Charlie Spring, che frequentano la stessa scuola, ed esplora l’evoluzione della loro amicizia, che lentamente si trasforma in una storia d’amore.
Alice Oseman è riuscita a catturare in modo realistico le sfide dell’adolescenza e della scoperta di sé, offrendo una rappresentazione inclusiva e positiva della comunità LGBTQ. I disegni semplici ma espressivi contribuiscono a rendere la narrazione accessibile e coinvolgente per i lettori di ogni età.
Un dettaglio interessante è che Heartstopper si collega a un altro romanzo di Alice Oseman, Solitaire, in cui Nick e Charlie sono personaggi secondari.
Dopo aver seguito l’evoluzione del rapporto tra Nick e Charlie nelle prime due Stagioni, il terzo capitolo promette di approfondire ulteriormente le loro emozioni, esplorando nuovi aspetti della relazione e il viaggio personale di entrambi.
La Serie, oltre a essere un racconto d’amore, è diventata un manifesto di inclusione e accettazione, toccando temi significativi come l’identità, il coming out e l’importanza delle relazioni autentiche.
I temi chiave di Heartstopper: amore, identità, accettazione
Heartstopper si distingue per la sua capacità di raccontare l’adolescenza, e le emozioni che ne derivano, con delicatezza e autenticità.
La Serie affronta temi profondi come il bullismo, i disturbi mentali e l’omofobia ma lo fa con un equilibrio raro, evitando di indulgere nel dramma, nella cupezza e nel tormento che spesso caratterizzano le produzioni LGBTQ. Anche quando le difficoltà sono presenti — dalla derisione che Charlie subisce a scuola, fino alla necessità di Elle di cambiare istituto per sfuggire alla cattiveria dei compagni — Heartstopper mantiene uno sguardo leggero e positivo.
Il fulcro della Serie resta la scoperta: di sé, dei propri sentimenti e del modo in cui questi si intrecciano con le vite degli altri. Non a caso, più il racconto procede e a maggior ragione nella Seconda stagione, più i personaggi secondari acquistano rilievo, fino a trasformare lo show in un vero e proprio racconto corale.
Alcuni critici hanno definito Heartstopper superficiale e buonista. Ma è proprio la sua dolcezza, il suo tono delicato e sognante a renderlo così unico nel panorama delle serie TV — non solo quelle LGBTQ o young adult.
Racconta un’adolescenza piena di emozioni autentiche, senza mai cadere nel melodramma o nella banalizzazione. Insomma, ci regala intatta la magia delle emozioni legate al primo amore, inserendole però nel contesto di un amore gay, con tutte le sue sfide, senza mai farne una questione forzatamente drammatica. Heartstopper ci mostra che l’amore, in ogni sua forma, può essere semplice, dolce e universale.
Confronto con altre serie LGBTQ e young adult: perché Heartstopper è unico
Non tutte le Serie riescono nell’intento di raccontare l’adolescenza, l’inclusione e i temi LGBTQ senza sensazionalismi o forzature. Heartstopper lo fa, e lo fa con una naturalezza che lo distingue nettamente da altre produzioni simili.
Prendiamo, ad esempio, Young Royals (2021). Serie televisiva svedese in 3 stagioni prodotta da Netflix, racconta la storia di Wilhelm, un giovane principe che, a seguito di uno scandalo, viene mandato a frequentare un prestigioso collegio. Lì si trova a fare i conti con le pressioni della famiglia reale e la difficoltà ad assumersi le sue responsabilità. In collegio, tra episodi di nonnismo, party e nuove amicizie, nasce un amore proibito con Simon, uno studente di origini umili.
Young Royals, pur nella sua globale piacevolezza, è una favola poco credibile, popolata da personaggi stereotipati e caricaturali. Intrighi di palazzo, opposizioni nette tra ricchi e poveri, buoni e cattivi tagliati con l’accetta. Certo, la Serie si propone di veicolare un messaggio significativo (siamo ancora vittime di pressioni sociali, pregiudizi e omofobia) ma lo fa in modo didascalico. Insomma, questo racconto non brilla per raffinatezza ed eleganza narrativa.
Prisma (2022), invece, è la serie italiana che vorrebbe smarcarsi dallo stigma del provincialismo nostrano, affrontando temi complessi come l’identità transgender.
Racconta la storia di due gemelli, Andrea e Marco, entrambi alle prese con grandi cambiamenti: Andrea esplora la sua identità di genere, mentre Marco affronta sfide legate alle aspettative familiari e sociali. La serie include una vasta gamma di personaggi, e tocca – tra gli altri – temi come la disabilità, l’accettazione di sé, il coming out, le famiglie disfunzionali, l’uso di sostanze, e lo fa con un tono drammatico.
Ammetto di non aver amato particolarmente la Serie di Ludovico Bessegato, pur apprezzandone l’idea di fondo. La vicenda è intensa, ma i personaggi appaiono cupi e confusi (e non nel senso buono). Penso soprattutto a Nina, la cui evoluzione non mi ha convinto. È una ragazza lesbica dichiarata, ma a un certo punto la sua attrazione verso Andrea, che fisicamente è ancora un ragazzo, manda un messaggio disorientante. Sembra mettere in dubbio il suo orientamento, rendendo la storia poco credibile e creando confusione sulla sua identità di genere e sessualità.
Al netto di alcune scene toccanti quindi, Prisma non convince del tutto. Siamo ben lontani da quella magia emozionante di cui è ammantato Heartstopper, che riesce a trattare temi complessi con semplicità, e toccare il cuore di ognuno di noi con la sua normalità, dando spazio alla speranza e alla tenerezza.
Hearstopper, cosa c’è da aspettarsi nella Terza stagione
La terza stagione di Heartstopper si compone di 8 episodi, e promette di introdurre nuovi personaggi e dinamiche interessanti. Tra le novità, vedremo Darragh Hand interpretare Michael Holden, un personaggio proveniente dal libro Solitaire di Alice Oseman, che compare anche nei fumetti di Heartstopper.
La Oseman stessa ha dichiarato che Darragh Hand si sposa perfettamente con Jenny Walser, l’attrice che interpreta Tori Spring, e lascia intendere che Tori troverà un nuovo amico. Scopriremo di più sul suo mondo e su come le difficoltà di Charlie influenzeranno anche lei.
Inoltre, Netflix ha annunciato altre new entry di rilievo. Jonathan Bailey, Haley Atwell ed Eddie Marsan, volti noti del panorama cinematografico e televisivo, porteranno nuove storyline alla Serie. Tra le sorprese, vedremo anche l’apparizione di Oliver Spring, il giovane cugino di Charlie e Tori, interpretato da Jensen Clayden, che farà un breve cameo.
Questa stagione, secondo le prime immagini rilasciate, continuerà a esplorare le gioie e le sfide delle coppie di Heartstopper, promettendo momenti emozionanti e toccanti che tutti noi aspettiamo con trepidazione.
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