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Avete notato che in Corea del Sud le figure pubbliche sono giudicate con una severità estrema? Basta un errore o una semplice svista per scatenare reazioni che somigliano più a un linciaggio che a una critica costruttiva.

È il caso di Park Sung Hoon, attore sudcoreano diventato famoso grazie a Squid Game 2, che si è trovato al centro di una bufera per aver condiviso su Instagram la locandina di una parodia pornografica ispirata alla serie che gli ha dato la fama. Un errore evidente, seguito da scuse pubbliche e un comunicato della sua agenzia.

Nonostante le scuse sincere e il comunicato ufficiale, le polemiche non si sono placate. Alcuni progetti che lo vedevano protagonista sono stati sospesi, con voci di un possibile recasting. Ma l’aspetto più drammatico è stato il trattamento riservatogli online: i netizen coreani, noti per la loro severità verso le figure pubbliche, hanno lanciato una vera e propria shitstorm, sommergendo l’attore con commenti pesanti e giudicanti.

Park Sung-hoon Squid Game Netflix

La vicenda non è solo un episodio sfortunato nella carriera di un attore, ma il riflesso di un problema culturale ben più grande: la cosiddetta cancel culture, particolarmente aggressiva in Corea del Sud. Un contesto in cui la perfezione è l’unico standard accettabile e ogni errore rischia di diventare un marchio indelebile.

Cultura cancellazione Kim Seon-ho

Attori popolarissimi come Kim Seon-hoNam Joo-hyuk e più di recente Yoo Ah-in si sono ritrovati ad avere a che fare in un modo o nell’altro con gli effetti della cosiddetta ‘cultura della cancellazione‘, un fenomeno molto diffuso in Corea ma non troppo conosciuto in Italia.

Si tratta di un insieme di comportamenti collettivi che mirano a escludere qualcuno ritenuto “indegno” dalla società. “Cancellare” una persona significa ignorarla, dimenticarla, escluderla dalla vita sociale e mediatica. Spesso, questo porta chi è colpito a lasciare il proprio lavoro, abbandonare l’ambiente in cui vive e isolarsi completamente.

L’idea alla base è quella di “purificare” la società da qualcosa visto come dannoso: può essere un nemico politico, un comportamento morale ritenuto inaccettabile o un pensiero religioso. Che siano i governi a deciderlo o la società stessa, qualcuno o qualcosa viene etichettato come “non conforme” e quindi eliminato dal discorso pubblico.

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Ma in questa Pagina tratteremo anche di argomenti più leggeri, e ogni tanto ci concederemo un pizzico di gossip coreano! Prendiamo, per esempio, Le Stelle Parlano di Noi, drama Netflix con Lee Min-ho, Gong Hyo-jin e Oh Jung-se.

Fin dalle prime puntate, il drama è stato sommerso dalle critiche dei netizen coreani. Alcuni dialoghi e scene sono stati accusati di essere sessisti e antiquati, scatenando un’ondata di polemiche sui social. Non solo: la sceneggiatura è stata giudicata superficiale, con una rappresentazione poco rispettosa della professione di ginecologo. E come dimenticare le discussioni sulla scena di sesso? Molti l’hanno definita la più brutta della storia della TV coreana!

Tutte queste controversie hanno spinto il drama verso un clamoroso flop, con moltissimi spettatori che l’hanno abbandonato dopo poche puntate. Le polemiche hanno dominato le discussioni online, trasformando quella che doveva essere una produzione di punta in uno dei casi più chiacchierati della stagione.

Le stelle parlano di noi polemiche

Parlare di gossip può sembrare frivolo, ma è in realtà un modo leggero – e mai superficiale – per osservare e comprendere una cultura. In Corea del Sud, per esempio, le polemiche sui drama o le kstar rivelano molto più di un semplice pettegolezzo: mostrano il peso delle aspettative sociali, il valore dell’immagine pubblica e le contraddizioni di una società in bilico fra tradizione e modernità.

Le critiche dei netizen non sono mai solo polemiche sterili. Che si parli di sessismo in un dialogo, di un errore sui social o di una relazione segreta, ogni discussione diventa un termometro sociale. Possiamo cogliere temi più ampi, come le disuguaglianze di genere, le pressioni sul rispetto delle regole e il conflitto tra valori tradizionali e cambiamento.

Parlare di gossip asiatico, quindi, non significa soffermarsi sulle curiosità o cercare la polemica fine a sé stessa, ma guardare a dinamiche che rivelano molto di un mondo diverso dal nostro. È un modo per osservare quei valori che influenzano intere industrie, dalla cultura pop all’intrattenimento, e riflettere su come evolvono, spesso tra contraddizioni e sfide. Perché, alla fine, il gossip racconta sempre storie più grandi di quelle che appaiono in superficie.

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