La programmazione del nuovo drama di Rowoon è appena terminata su Netflix, e il successo è stato strepitoso.
Commedia romantica con elementi fantasy, ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultima puntata. Merita tutta l’hype che ha suscitato? E’ davvero un drama tanto bello e appassionante? Parliamone assieme!
Per amore e per destino, la trama in breve
Hong-jo (interpretata da Jo Bo-ah) è una diligente funzionaria di basso livello che, per una serie di eventi, diventa un giorno proprietaria di una scatola di legno e del suo contenuto. Si tratta di un libro di incantesimi…
Shin Yu (Rowoon) è un brillante avvocato, dotato di ogni perfezione: alto, bello e competente, soffre però di una misteriosa malattia che gli provoca delle inquietanti visioni.
Le vite dei due si intrecciano. Da un lato, le condizioni di salute di Shin Yu sembrano peggiorare sempre di più, come se l’avvocato fosse stato colpito da una maledizione. Dall’altro, Hong-jo sembra detenere le chiavi della sua salvezza.
Si instaura così tra i due un rapporto estremamente vivace, fatto di battibecchi e schermaglie che condurranno a una improbabile ma coinvolgente storia d’amore. Tuttavia, la strada per il coronamento della loro felicità sarà lunga e irta di intoppi.
Tra fidanzate minacciose, fiorai psicopatici, terzi incomodi che si intromettono, e vite precedenti in cui sono nascosti eventi traumatici e dolorosissimi, riusciranno i due a realizzare il loro sogno d’amore?
Per amore e per destino, recensione
Per il mio gusto, i primi episodi di Destined with You contengono tutti gli elementi della commedia romantica perfetta.
Il tono è leggero e spassoso, i dialoghi permeati di un umorismo brillante e intelligente. L’intesa tra i due protagonisti è ottima: Jo Bo-ah e Rowoon hanno una chimica frizzante e sono bellissimi assieme.
Le prime 6 puntate delineano una vicenda davvero intrigante, in cui tutti gli elementi si amalgamano benissimo, anche le storie secondarie.
A partire dalla settima puntata, però, il tono cambia bruscamente – acquisendo sfumature più cupe e drammatiche. Dalla RomCom pura, con una gradevole pennellata fantasy, si passa al crime/thriller, la magia nera, la reincarnazione, senza dimenticare un tuffo nel drama storico, un accenno di noona-romance (la storia della madre di Shin Yu) e la commedia da ufficio… Insomma, tutto troppo.
E’ un problema tipico di tanti drama: quello d mettere troppa carne al fuoco per arrivare a coprire tutti e 16 gli episodi. Il motivo per cui non ho apprezzato questa svolta è perché il meglio di sé lo abbiamo quando i due protagonisti si confrontano e danno vita a briose schermaglie d’amore, mostrandoci tutta la loro magnifica intesa in azione.
Inoltre, un altro aspetto che non ho apprezzato è la variazione sul tema «amore predestinato». Sappiamo che è un grande cliché dei drama, sempre molto amato e utilizzato dagli sceneggiatori coreani. I due lead si incontrano da bambini e sono destinati ad amarsi per sempre.
Ultimamente, però, questo sembra non bastare più. L’amore vero, per definirsi tale, dev’essere quello che addirittura nasce nelle vite precedenti, resiste alla morte e dura nei secoli.
L’idea sulla carta è romanticissima. Ma per quanto mi riguarda la trovo superflua e molto stucchevole.
L’involuzione della protagonista
All’inizio del drama Hong-jo è una protagonista davvero interessante. Nonostante svolga un lavoro umile, sia per natura introversa e solitaria, ha un carattere forte e assertivo.
A differenza di tante altre female lead viste nei kdrama, Hong-jo ha buone capacità di comunicazione. Benché Shin Yu sia molto distante da lei per temperamento e classe sociale, non si lascia intimidire e non si tiene tutto dentro, anzi. Quando si verifica un problema lo dice senza aspettare… l’ultima puntata!
Faccio un esempio: quando la fidanzata di Shin Yu la schiaffeggia, lei ne parla con lui. Non fa la vittima e non si colpevolizza, ma affronta la situazione di petto. Ho trovato questo modo di agire molto incoraggiante e diverso dai soliti schemi attuati nelle serie coreane.
*** Attenzione: contiene spoiler ***
Tuttavia, il comportamento di Hong-jo subisce una (brutta, a mio avviso) involuzione nelle ultime puntate.
Nel momento in cui si rende conto di essere lei la causa della malattia di Shin Yu, della sua maledizione e dell’accoltellamento cosa fa? Sparisce! Lo stesso second lead prova a farla ragionare, dicendole che non è il modo corretto di comportarsi, e nonostante questo lei si chiude in un isolamento ostinato, e continua a respingere Shin Yu.
Non solo non ho apprezzato questo atteggiamento, ma l’ho trovato out of character rispetto al modo in cui il personaggio di Hong-jo ci è stato presentato nella prima parte della serie. Sospetto che si sia trattato solo di un espediente narrativo (peraltro abusatissimo dagli sceneggiatori coreani) usato per far evolvere la trama.
Per amore e per destino, considerazioni finali
Tirando le fila, cosa ne penso di questo drama? Qual è il giudizio complessivo, tenendo conto degli aspetti positivi e negativi che ho riscontrato durante la visione?
Il drama mi è sicuramente piaciuto. Mi ha intrattenuto e la storia non annoia mai. Sa emozionare, complice un mix di generi molto diversi tra loro e una colonna sonora magnifica.
Inoltre, le ultime due puntate hanno il pregio di portare a termine bene o male tutti gli archi narrativi in sospeso e l’agognato happy ending arriva (prevedibilmente), regalando molti sorrisi e tanto zucchero.
La recitazione degli attori è stata strepitosa. In particolare si è distinto Rowoon, che ha saputo interpretare un personaggio dalle molte sfaccettature. Buffo, altero, ironico, freddo, professionale e innamoratissimo: ha espresso ogni emozione in modo impeccabile.
Continuo a sostenere (unpopular opinion) che questo drama abbia dato il meglio di sé quando è rimasto fedele al suo concetto originale: quello della commedia romantica. Per me è innegabile che il punto di forza di Destined with You sia l’interazione fra i due protagonisti, le scintille tra loro e le dinamiche del loro rapporto. Tutto ciò che è stato aggiunto, è un di più che ha in parte incupito la narrazione, spegnendo i riflettori da una deliziosa e brillante commedia, appesantendola inutilmente.
Voto: 7.5
Dove vederlo: Netflix
Numero episodi e durata: 16 episodi di 60/70 min. circa
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