Dopo circa 50 anni, Lady Oscar torna con un nuovo adattamento: un film animato che verrà distribuito nei Cinema giapponesi nella primavera del 2025. Realizzato dallo Studio MAPPA e intitolato Gekijō Versailles no Bara (La Rosa di Versailles – Il Film) il nuovo anime, diretto da AI Yoshimura, è stato scritto da Tomoko Komparu mentre le musiche originali sono firmate da Hiroyuki Sawano e Kohta Yamamoto.
Per ora le notizie sono scarse e non sappiamo quanto dovremo attendere per l’uscita internazionale. Ciò che sappiamo è che per la realizzazione sono state utilizzate tecniche all’avanguardia, rendendo il film molto fedele al manga originale e all’anime. Come potete vedere dal teaser che vi lascio qui, l’effetto nostalgia per chi ha visto il cartone animato negli anni ’80 è assicurato!
La genesi di Lady Oscar: la visione di Riyoko Ikeda
Riyoko Ikeda era una giovane studentessa di filosofia all’Università di Tsukuba. A 24 anni però decise di abbandonare gli studi e dedicarsi interamente alla sua passione: i manga. Una scelta audace per una donna nel Giappone degli anni ’70.
La sua decisione fu accolta con scetticismo sia dalla sua famiglia che dall’industria dei manga, fortemente dominata dagli uomini. Questo la portò ad affrontare discriminazioni e sessismo – a partire dal trattamento economico inferiore rispetto ai suoi colleghi maschi.
Quando Ikeda propose i suoi lavori a un editore, questi li accettò ma a condizioni decisamente svantaggiose. Secondo le parole della stessa mangaka: «L’editore mi disse che mi avrebbe pagato la metà di quanto guadagnava un autore uomo. Quando gli chiesi come mai, mi sentii rispondere che lo faceva perché si suppone che gli uomini debbano sposare una donna e mantenerla, non il contrario».
La storia della Rosa di Versailles
La creazione di Lady Oscar (titolo originale del manga La Rosa di Versailles) fu ispirata dalla sua passione per la storia e dal suo desiderio di raccontare vicende che sfidassero le convenzioni sociali. Ikeda voleva dare vita a una protagonista che incarnasse la forza e l’indipendenza femminile, capace di sfidare le norme di genere dell’epoca.
Oscar François de Jarjayes è la sesta figlia femmina di un generale lealista alla Corte di Francia. Cresciuta fin dalla nascita come un maschio dal padre severo e intransigente, Oscar crede di essere un maschietto fino all’età di sei anni. Successivamente, diventa il comandante delle guardie reali di Maria Antonietta, sviluppando una forte amicizia con la regina.
Mentre svolge i suoi doveri alla Corte, Oscar si innamora di Hans Axel von Fersen, un aristocratico svedese e amante della regina Maria Antonietta. Questo amore non corrisposto causa molta sofferenza a Lady Oscar, poiché Fersen è devoto alla regina. Al tempo stesso, Rosalie Lamorlière, una giovane ragazza che Oscar ha salvato, si innamora di lei, aggiungendo ulteriore complessità alle dinamiche interpersonali della vicenda.
La sua relazione più importante, però, è con André Grandier, un amico d’infanzia e guardia del corpo, che segretamente la ama. Col tempo, Lady Oscar impara a ricambiare i sentimenti di André, e i due iniziano una relazione intensa e passionale.
Con l’avvicinarsi della Rivoluzione Francese, Lady Oscar si trova sempre più in conflitto con i suoi doveri di nobile e la sua crescente simpatia per le idee rivoluzionarie. Alla fine, decide di schierarsi con i rivoltosi, rifiutando la sua posizione privilegiata e abbracciando la lotta per la giustizia sociale.
La sua lealtà alla causa rivoluzionaria culmina in una morte eroica durante la presa della Bastiglia. La sua morte avviene poco dopo quella dell’amato André, e rappresenta il sacrificio per un ideale di uguaglianza. Parallelamente Maria Antonietta, la regina che Oscar ha protetto per tutta la vita, viene catturata e ghigliottinata. Si chiude così tragicamente un capitolo tumultuoso della storia francese.
Come Lady Oscar sfida le convenzioni
La pubblicazione del manga, avvenuta tra il 1972 e il 1973, fu un immediato successo. Lady Oscar divenne un’icona di empowerment femminile in un mondo dominato dagli uomini e scandito da norme rigide e limitanti. Secondo le parole della stessa Ikeda: «Io credo che Oscar rappresenti la libertà. Quella di essere una donna dall’animo più maschile, oppure un uomo dall’animo più femminile».
Queste parole dovrebbero mettere fine alle molteplici polemiche che da anni si susseguono relativamente al fatto se Lady Oscar sia o meno un simbolo di gender fluidity – con le due fazioni che si scontrano animatamente.
Con l’espressione “gender fluidity” si intende un’identità di genere che non si conforma rigidamente alle categorie binarie di “maschio” e “femmina”. La fluidità riconosce che il genere può essere un’esperienza dinamica e non limitata a due sole opzioni.
La modernità di Lady Oscar: cosa ci insegna oggi il manga
Oscar François de Jarjayes incarna la sfida alle norme di genere tradizionali in molti modi. Cresciuta come un uomo dal padre, Oscar assume ruoli e responsabilità tipicamente riservati agli uomini dell’epoca, come ad esempio diventare il comandante delle guardie reali. Questo già destabilizza le rigide aspettative sociali riguardo al genere.
La sua vita è un continuo equilibrio tra il dovere e la scoperta di sé. Nonostante la sua educazione e il suo aspetto maschile, Oscar è consapevole della sua identità femminile. Questo dualismo le permette di muoversi liberamente tra i ruoli di genere, dimostrando che il coraggio, la leadership e la sensibilità non sono qualità esclusivamente maschili o femminili, ma intrinsecamente umane.
Il suo amore per André e la sua decisione di unirsi alla Rivoluzione Francese segnano momenti chiave in cui Oscar rifiuta le norme sociali e di genere imposte dalla sua classe sociale e dal suo tempo. Il rapporto con André è particolarmente significativo, poiché rappresenta un’unione basata sull’affinità e il rispetto reciproco, non sull’appartenenza sociale e sull’interesse. Questo sfida ulteriormente le convenzioni.
In definitiva, Lady Oscar non solo naviga tra i ruoli di genere, ma li ridefinisce, mostrando una fluidità che ispira e risuona con molte persone ancora oggi. La sua storia è una potente dichiarazione contro le rigide aspettative e un invito a riconoscere la complessità e la diversità dell’identità umana.
Lasciati ispirare!
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