Dopo avervi raccontato «10 Fatti curiosi sulla Corea e i coreani», non posso più fermarmi… Le cose da dire sono talmente tante che sento il bisogno di aggiornarvi su altre 10 curiosità, fatti interessanti, bizzarri o istruttivi, cose che ho visto, sentito e imparato nel corso del mio soggiorno a Seoul.
Gli argomenti saranno i più disparati, e magari alcuni li conoscerete già avendoli letti sui social o sentiti nei kdrama. Spero di darvi comunque qualche informazione nuova e stimolante. Cominciamo!
Corea e Italia… legate da un’intima affinità
Scoprire questo fatto mi ha colpito non poco, ma parlando con i coreani l’affinità che loro vedono tra Italia e Corea è saltata fuori molto spesso. Mi è stato detto che crescono con l’idea che italiani e coreani abbiano in qualche modo caratteri e attitudini simili. Ma su cosa si basa questa convinzione?
Si basa molto pragmaticamente sul fatto che dal punto di vista geografico l’Italia e la Corea sono due penisole. Questo secondo loro avrebbe un impatto decisivo sul modo di essere, sul carattere delle rispettive popolazioni. Detto altrimenti: i coreani si sentono un po’ gli ‘italiani d’Oriente’.
La Corea ha regole molto rigide per i cani
Diversamente dall’Italia, in Corea i cani e i loro padroni non possono passeggiare ovunque in strada. E’ vero che il Governo sta cercando di migliorare le regole che riguardano la gestione degli animali domestici all’aperto, tuttavia attualmente i cani possono passeggiare solo in aree riservate a loro, purché autorizzati, in salute e non in calore.
Inoltre, è loro vietato l’ingresso nei luoghi chiusi come negozi e supermercati – a meno che non siano di piccolissima taglia e non vengano messi dentro una borsa.
E’ vero anche, per contro, che a Seoul si possono trovare dei posti dedicati agli animali… dei veri e propri pet-cafè come il Samoyed a Hongdae, che sono un paradiso di cuteness e un posto di totale libertà per i propri amici a quattro zampe.
I coreani sono molto intelligenti
Stavo facendo delle ricerche online quando sono incappata in una notizia interessante: il QI medio dei coreani è altissimo!
Vi dico solo questo: per anni la popolazione della Corea del Sud ha avuto il 2° QI medio più alto del mondo! Ultimamente, è stata scalzata dai suoi vicini asiatici, piazzandosi però a un onorevolissimo 6° posto. Un Paese di cervelloni…
Perché per strada non ci sono bidoni della spazzatura?
Questa è notizia risaputa: camminando per le strade (pulitissime!) di Seoul, vi capiterà di non saper dove buttare quel pezzo di carta che tenete in mano da più di mezz’ora. In Corea, infatti, c’è penuria di bidoni della spazzatura. Ma perché?
Qualcuno online aveva azzardato la teoria complottista, parlando di pericolo-bombe e attentati. Ma non è questa la ragione.
Mi è stato spiegato che un tempo la città aveva molti bidoni e nessuna CCTV (telecamera di sicurezza). Cosa successe allora? I coreani presero l’eccentrica abitudine di rubare e portarsi a casa i cestini pubblici. Il Governo – che qui non è per nulla flessibile né tollerante – decise di mettere un freno a questa brutta pratica. E come una mamma un po’ vendicativa, tolse di mezzo tutti i bidoni e tappezzò la città di CCTV. Come conseguenza, la gente si diede una calmata.
Quando si dice l’efficienza.
L’albero (pestifero) del Gingko Biloba
Immaginatevi la scena. Io ero a uno dei miei primi appuntamenti con quello che sarebbe diventato il mio ragazzo. Stavamo percorrendo un romanticissimo viale alberato, i colori viravano già verso il giallo caldo dell’autunno e ci stavamo dirigendo verso il fiume Han. Cosa avrebbe potuto rovinare un’atmosfera tanto idilliaca?
Nonostante la mascherina, sentii uno strano odore farsi sempre più intenso e sempre più… sgradevole. Il mio accompagnatore mi invitò gentilmente – tirandomi per la manica – a non schiacciare coi piedi i frutti caduti a terra. Lo guardai con stupore.
Dovete sapere che il Gingko Biloba è un albero straordinario: antichissimo e resistente (è sopravvissuto all’esplosione della bomba atomica di Hiroshima), ha sessi separati che però possono mutare nel corso della sua esistenza.
Ed è proprio la pianta femmina a produrre dei semi che, giunti a maturazione, se aperti o calpestati generano un odore pestilenziale – a metà tra il marcio dell’uovo e le feci. Eppure, sono commestibili… e pare facciano bene alla salute pur contenendo sostanze potenzialmente tossiche. Dovessi mai provarli, vi farò sapere se il sapore è meglio dell’odore!
Perché in Corea le coppie festeggiano i 100 giorni
Già che abbiamo introdotto una nota di romanticismo, proseguiamo e vediamo il motivo per cui le coppie coreane festeggiano i «100 giorni» (200, 300 e così via) e non – come noi – i mesi o gli anni.
Il motivo è presto detto. La Corea ha attraversato molti periodi di povertà e carestia, fatto che impattava, in prima battuta, sui neonati. Non erano pochi i bimbi che morivano prima di raggiungere quel traguardo. Se un neonato superava la fase più critica (quella appunto dei primissimi mesi di vita, i 100 giorni) significava che il peggio era passato, il momento più critico era ormai alle spalle. Solo allora i genitori potevano tirare un sospiro di sollievo e festeggiare adeguatamente l’arrivo del figlio tanto atteso.
In qualche modo questo imprinting è rimasto nella mentalità dei coreani. Una relazione che sopravvive ai primi 100 giorni viene considerata seria e duratura. Per questo l’evento viene celebrato come un vero e proprio traguardo, e spesso suggellato con lo scambio di anelli di coppia.
Esistono anche delle App apposite che conteggiano i giorni e ricordano agli innamorati le tappe fondamentali della loro relazione. Insomma, la Corea è la patria dell’amore!
I coreani sputano!
Troppo romanticismo? Nessun problema, ritorniamo immediatamente alla realtà!
Se venite in Corea fateci il callo. Vedrete a ogni pie’ sospinto uomini di ogni età (sì, anche giovani) sputare per strada in modo plateale e rumoroso. Lo fanno soprattutto quelli che fumano. Ma lo fanno anche persone che semplicemente camminano accanto a voi – e vi ritroverete a sobbalzare per l’incredulità.
Ecco, di tutte le usanze e i costumi questo è l’unico che non tollero. Specie in un’epoca in cui la pandemia non è ancora stata debellata, sputacchiare in giro è un segno di grandissima inciviltà, maleducazione e scarsa igiene.
Come funziona la mancia in Corea
In Corea non si usa lasciare la mancia, nemmeno nei locali più blasonati. Non solo non è consuetudine, ma viene addirittura considerato un atto arrogante.
Questo perché i coreani ritengono che fornire un buon servizio sia un dovere e non un favore che si fa al cliente. Fate quindi attenzione a non offendere la persona che avete davanti, e cercate sempre di comprendere la mentalità del luogo in cui vi recate.
Mangiare al ristorante o fare la spesa?
Be’, dipende. Ci sono delle volte in cui ho davvero voglia di una pasta cucinata da me e, per quanto sia difficile reperire ingredienti autenticamente italiani a Gangnam, mi accontento pur di vedere degli spaghetti nel piatto. Ma il punto in questione è: in Corea costa di più mangiare al ristorante o fare la spesa?
Senza ombra di dubbio in Corea costa molto di più fare la spesa! Vi porto un esempio pratico.
Quando vado a mangiare fuori, solitamente in due spendiamo fra i 30.000 e i 40.000 won (tra i 20 e i 28 euro complessivi). Tenete presente che ordiniamo molto più cibo di quello che riusciamo a finire perché voglio provare tanti piatti diversi. Fortunatamente qui c’è l’usanza della ‘doggy bag’ e quello che avanza può essere confezionato e portato a casa.
Ieri sono andata al supermercato a fare la spesa. Per quanto possa essere noioso, vi elenco cosa ho comprato (dal che evincerete anche che ho un’alimentazione sanissima). Una confezione di uova. Un pacco di pancetta. Una confezione di piadine. Maionese. Una scatola di tonno. Nutella. Quattro banane. Il prezzo? Folle! Ho speso poco più di 48.000 won (35€), e non venitemi a dire che con quella roba io ci tiro fuori un pasto completo…
I coreani e il numero 4
In Corea può capitare che ci siano ascensori senza «F4» (il 4° piano), oppure alberghi che non conteggiano la stanza numero 4.
Anche noi in Occidente abbiamo le nostre superstizioni legate ai numeri. C’è chi ritiene che il 13 porti sfortuna, chi il 17. Tuttavia, la superstizione coreana è molto logica e molto radicata. Deriva dal fatto che il numero 4 in coreano ha lo stesso suono della parola ‘morte’ in cinese (‘sah‘). Ed è per questo che i coreani associano il 4 alla morte, ritenendolo un numero sfortunato.
La superstizione si spinge al punto tale che, se si regala qualcosa (dagli oggetti, ai fiori, al denaro), è sempre opportuno non dare quattro di qualcosa – quattro cioccolatini, quattro banconote ecc. – ma sempre 3 o 5. Insomma… nel dubbio evitate il 4 come la morte, letteralmente.
Queste erano le 10 nuove curiosità sulla Corea e i coreani. Quante ne sapevi? E quale ti ha stupito maggiormente? A presto con nuovi contenuti!
Altre curiosità sulla Corea e i coreani
Lascia un commento