Perché amo le serie TV

Se dovessi dire quando è nato il mio amore per le serie TV, credo sia stato con Dr. House. Personaggio sarcastico, spietato ma fortemente carismatico, House è il genio capace di scavare nella verità come nessun altro. Ogni episodio è una sfida: non solo per i suoi pazienti, ma anche per chi guarda. Ti spinge a riflettere, a porti domande scomode – su te stesso, sui rapporti umani, sulla fede. È stato con lui che ho scoperto che una serie TV può andare oltre il semplice intrattenimento.

Da allora, la mia passione per le serie è stata un pendolo di emozioni e ossessioni. Ci sono stati amori travolgenti: Walter White in Breaking Bad, I Soprano, e Doctor Who… ma quando David Tennant ha lasciato ne ho fatto una malattia.

Sono di bocca buona: guardo di tutto – distopici, sitcom, polizieschi (fatevi un regalo e recuperate Mindhunter su Netflix. Anche se purtroppo non ha avuto una conclusione degna di questo nome, resta un capolavoro da non perdere).

Guardo anche le soap opera, quelle dove ogni sguardo dura cinque minuti e le conversazioni hanno più pause che un semaforo nelle ore di punta. Ma non fatevi ingannare: critico ferocemente. Le storie devono guadagnarsi il loro posto nel mio cuore, ma quando lo fanno, sono pronta a difenderle fino all’ultimo episodio.

Grandi successi e flop memorabili: il meglio (e il peggio) della TV

Successo non è sempre sinonimo di qualità. Un esempio perfetto? The Perfect Couple, la miniserie con Nicole Kidman, è stata saldamente in testa alle classifiche Netflix nell’autunno 2024. ma – diciamolo – sigla a parte, non ha brillato.

D’altro canto, ci sono serie popolari che meritano ogni applauso ricevuto. Esempi? Heartstopper, con la sua dolcezza e un messaggio inclusivo che ti resta dentro. Oppure Baby Reindeer, un titolo che tiene incollati allo schermo con una storia tanto intensa quanto inquietante.

Qui troverai recensioni che non si lasciano influenzare dai numeri o dal successo. Esalto i titoli che lo meritano e non ho paura di stroncare quelli che non reggono il peso delle loro ambizioni. Perché film e serie TV non sono solo intrattenimento: sono storie, e ogni storia va giudicata per quello che offre.

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Non tutto merita lodi: stroncare è un’arte

Non tutte le storie meritano lodi, e adoro smontare i titoli che sembrano promettere tanto, ma alla fine deludono.

Se ti piacciono le critiche pungenti e ironiche, dai un’occhiata al mio podcast Libri & altri Disastri. L’arte di Stroncare, dove smonto non solo serie TV e film, ma anche libri e trend del momento. Perché, diciamocelo, stroncare è un’arte!

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