Slow Living: ripartire a settembre senza stress

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Settembre è arrivato. Le vacanze sembrano ormai un lontano ricordo, e la sensazione è quella di dover ripartire a pieno ritmo. La lista delle cose da fare è infinita: il lavoro, la casa, la scuola, gli impegni ci richiamano all’ordine – e noi ci sentiamo spesso travolti dalla fretta di rimetterci in pista. Ma chi ha detto che dobbiamo correre?

Quest’anno, invece di tuffarci nell’arena, proviamo a fare le cose diversamente. Avete mai sentito parlare di Slow Living? È una filosofia che invita a rallentare, a prenderci del tempo per noi stesse, e a ricominciare le attività con calma e consapevolezza. Perché, diciamocelo: non siamo macchine, e non dobbiamo esserlo. Ripartire a settembre può essere un processo soft, in armonia con i nostri ritmi e i nostri bisogni. E forse, può anche trasformarsi in un’occasione per vivere meglio.

Lo Slow Living è uno stile di vita che ci invita a rallentare e a dare valore al momento presente. In un mondo che sembra chiederci di fare sempre di più in sempre meno tempo, che ci vuole performanti e multitasking, lo Slow Living inverte la tendenza.

Avete mai la sensazione di essere sempre di corsa? Di svegliarvi la mattina già stanche, con la testa oberata di pensieri? Oppure, vi capita di sentirvi in colpa quando vi fermate anche solo per cinque minuti, perché sotto sotto vi dite che dovreste essere sempre produttive?

Magari, vi ritrovate a fare più cose contemporaneamente – rispondere a una mail mentre cucinate, o controllare i social mentre siete in riunione. Eppure alla fine della giornata vi sentite svuotati, con l’impressione di aver “perso tempo” pur senza esservi mai fermati.

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Ecco, se vi sentite così, vivere “slow”, seguendo ritmi naturali e più pacati, può essere la soluzione per riprendere il controllo del vostro tempo e del vostro benessere. Lo Slow Living ci insegna che una vita di qualità è molto più gratificante di una vita orientata alla quantità, fatta di obiettivi, numeri e performance.

Lo Slow Living ci invita a fare di meno, non di più, a selezionare con cura ciò che è davvero prioritario per noi, e imparare a dire di no a ciò che non aggiunge valore alla nostra vita. Perché, alla fine, less is more. In questo periodo ne abbiamo bisogno più che mai.

Rallentare i ritmi significa anche trovare un equilibrio tra il lavoro e la vita privata. Dedicarci a ciò che amiamo davvero – che sia un hobby, il tempo con la famiglia, una passeggiata all’aria aperta o semplicemente spegnere il cellulare per un’ora o due. Insomma, ci permette di ritrovare un senso di pace che troppo spesso perdiamo nel caos quotidiano, sommersi da stimoli, notifiche, e impegni a cui non sappiamo sottrarci.

Lo Slow Living nasce negli anni ‘80 come reazione al ritmo frenetico imposto dalla società moderna.

Uno dei suoi precursori è stato il movimento italiano dello Slow Food, fondato dal gastronomo Carlo Petrini nel 1986, una data che potrebbe non essere casuale. Quello stesso anno, infatti, a Roma in Piazza di Spagna, fu inaugurato il primo McDonald’s italiano. L’apertura non fu esente da polemiche e accese manifestazioni. L’arrivo della cultura del fast food, simbolo di un modello di vita sempre più globalizzato e standardizzato, minacciava non solo la tradizione culinaria italiana, ma anche un’intera visione del mondo, basata sulla lentezza e sul rispetto dei ritmi naturali.

Slow Food alimentazione sostenibile
Il marchio dello Slow Food

Lo Slow Food promuove un ritorno alla qualità, incoraggiando le persone a riscoprire il piacere di mangiare in modo consapevole, dando valore ai prodotti locali e alla sostenibilità. L’idea fin dall’inizio è stata quella di contrastare l’omologazione delle abitudini alimentari, sostenendo i piccoli produttori, le coltivazioni tradizionali e i cibi a km 0. In Italia, la cultura gastronomica è molto più di una semplice questione di nutrizione. E’ storia, arte, un rito quotidiano che affonda le sue radici in secoli di tradizioni. Il cibo rappresenta identità, relazioni sociali, e una connessione profonda con il territorio.

Petrini e i suoi sostenitori sottolineavano che un pasto non doveva essere solo un modo per nutrirsi velocemente, ma un’occasione per creare legami, per apprezzare i sapori genuini e rispettare i cicli produttivi della terra. Valorizzare la produzione sostenibile attraverso pratiche agricole che rispettano l’ambiente, e privilegiare le filiere corte che riducono l’impatto ambientale, significa fare una scelta non solo per la salute personale, ma anche per quella del pianeta. Questa visione non riguarda soltanto il cibo, ma si espande in un’intera filosofia di vita. Ossia: rallentare, scegliere con cura, e dare valore alle cose che contano davvero.

Lo Slow Food, nato come risposta alla standardizzazione e velocità dei fast food, ha posto le basi per un modo di vivere che va oltre la tavola. Così come il cibo non è solo nutrizione ma un rito da gustare e da condividere, allo stesso modo lo Slow Living invita a prenderci il giusto tempo in ogni aspetto della vita. È una filosofia che si oppone alla frenesia e al consumismo, proponendo una vita vissuta con intenzione, dove ogni scelta è fatta con consapevolezza.

Applicare lo Slow Living non richiede grandi cambiamenti o stravolgimenti. Bastano piccoli gesti per fare una grande differenza. Ecco cinque semplici principi che chiunque può adottare immediatamente per iniziare a vivere in modo più consapevole, riducendo lo stress e ritrovando un migliore equilibrio tra vita e lavoro.

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1. Spegnere il telefono

Viviamo in un mondo costantemente connesso, dove lo smartphone è diventato il nostro compagno di ogni giorno, e spesso è una necessità, non un capriccio.

Tuttavia, prendersi una pausa dalla tecnologia può essere un toccasana per la mente. Spegnere il telefono per 1-2 ore al giorno, o stabilire orari precisi in cui usarlo, ci permette di sfuggire a quello scroll infinito che non ci arricchisce e ci sovra-stimola, facendoci perdere tempo prezioso e riempiendoci di stress. Imparare a mettere da parte il telefono significa riconquistare momenti di silenzio e di presenza, da dedicare a noi stessi o a ciò che ci circonda. Con calma, e lontano dalle notifiche.

2. Riscoprire la semplicità

La semplicità è alla base dello Slow Living. Ma cosa significa in pratica? Ecco un esempio semplice: quando organizzi la tua giornata, invece di riempirla di impegni fino all’orlo, scegli di fare meno ma con più cura.

Ad esempio, invece di pianificare di andare in palestra, fare la spesa, cucinare e magari incontrare un amico, puoi concentrarti su due o tre cose importanti per te, e farle bene. Anche in casa, semplificare vuol dire liberarsi dal superfluo: eliminare gli oggetti che non usi più, ridurre il disordine e circondarti solo di ciò che ami davvero. Meno distrazioni significa più serenità.

3. Il potere dei piccoli riti quotidiani

Spesso siamo così concentrati sui grandi obiettivi da perdere di vista le gioie quotidiane. Invece dovremmo riscoprire il piacere di fare le cose con consapevolezza e cura, fino a trasformarle in veri e propri rituali. Un esempio concreto?

Trasforma la tua colazione in un rituale mattutino. Apparecchia la tavola con calma, scegli con cura il tuo cibo, e concediti il tempo di mangiare lentamente assaporando ogni boccone, invece di ingurgitare frettolosamente qualcosa mentre scorri il cellulare. O ancora, dedica del tempo a una beauty routine serale come momento per rilassarti, prenderti cura di te e rallentare mentalmente prima di dormire. Ogni gesto può diventare un’esperienza preziosa se gli dedichi la giusta attenzione.

4. Rallentare il ritmo (il “dolce far niente”)

Nella frenesia di tutti i giorni è facile essere travolti da impegni e scadenze. Ma il segreto del benessere sta proprio nel rallentare.

Il concetto di godere delle piccole cose può essere elevato attraverso la pratica del “dolce far niente”, che è profondamente radicato nella cultura italiana. Non si tratta solo di apprezzare un caffè o una passeggiata, ma di dedicare tempo al non fare assolutamente nulla, senza sensi di colpa.

Spegni il cervello, stacca da tutto, e permettiti di esistere senza lo scopo di essere produttivo. Ad esempio, prova a sederti all’aperto, senza telefono, senza un libro, senza distrazioni, e osserva semplicemente per qualche minuto il mondo che ti circonda. È in questi momenti che spesso troviamo ispirazione, creatività e una profonda serenità.

5. Valorizzare ciò che già abbiamo

Viviamo in una società che ci spinge costantemente a desiderare il nuovo: l’ultimo modello di telefono, il capo di moda più recente, la casa più grande. Ma lo Slow Living ci invita a fermarci e a valorizzare ciò che già abbiamo.

Invece di cedere alla tentazione di acquistare sempre nuovi oggetti, prova a riscoprire e riutilizzare quello che possiedi: dagli abiti agli accessori, dagli oggetti di casa ai mobili. Questo approccio non solo riduce gli sprechi, ma aiuta a sviluppare una mentalità più sostenibile e appagante. Gli oggetti che possediamo raccontano spesso una storia, e riscoprirli può essere sorprendentemente gratificante.

Prendersi cura di ciò che abbiamo significa anche rinnovarlo. Un vecchio capo d’abbigliamento può essere personalizzato o riparato per sembrare nuovo; i mobili possono essere restaurati o reinventati con creatività. Così facendo, riduciamo gli sprechi e riscopriamo l’affetto e il valore che questi oggetti hanno, donando loro nuova energia e attenzione.

Se vuoi approfondire la pratica dello Slow Living e scoprire come applicarla nella vita di tutti i giorni, ti consiglio due libri che offrono spunti pratici e ispirazione per vivere in modo più consapevole. Perfetti per chi cerca di trasformare il proprio stile di vita e abbracciare una quotidianità più equilibrata.

Slow Living, Benedetta Bonito

Un libro di poche pagine che aiuta a comprendere come affrontare lo stress della vita quotidiana, fornendo alcuni consigli pratici.

E’ un manuale di “pronto intervento” per chiunque si senta sopraffatto dagli impegni, dalle mille cose da fare, e senta il bisogno di cambiare direzione.

Attraverso piccoli passi e suggerimenti concreti, invita a rallentare, riscoprire la semplicità e ritrovare il proprio equilibrio, abbracciando uno stile di vita più consapevole e sostenibile.

Per maggiori info, clicca qui.

Slow Life: L’arte di rallentare per vivere meglio, Cindy Chapelle

Libro piuttosto snello in cui l’autrice ci guida nel ridefinire le priorità, sia personali sia professionali, aiutandoci a focalizzarci su ciò che conta davvero. Ci insegna a gestire lo stress, e a riportare l’attenzione su noi stessi.

Attraverso pratiche di meditazione e sofrologia (una tecnica che combina rilassamento, respirazione e visualizzazione per ridurre lo stress e favorire il benessere), ci spinge a vivere nel momento presente e a guardare il mondo con occhi nuovi.

Seguendo i suoi consigli, si può potrai godere di una quotidianità più soddisfacente, in armonia con i propri bisogni e desideri.

Per maggiori info, clicca qui.

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