Oggi vorrei presentarvi tre drama orientali (non coreani) che mi sono particolarmente piaciuti, e spiegarvi il motivo per cui dovreste vederli. Sono serie molto diverse tra loro, ma che per un motivo o per l’altro meritano di essere conosciute e apprezzate.
Pronti a scoprire queste chicche? Partiamo!
Love and Fortune, 2018 JPN
Love and Fortune è un drama giapponese piuttosto breve che tratta un tema controverso. Racconta di una donna di 30 anni che da tempo trascina una relazione nella quale si sente infelice e intrappolata.
Un giorno, sul posto di lavoro, incontra per caso un ragazzo dal quale si sente immediatamente attratta. Il problema è che il giovane ha solo 15 anni. Tra i due scoppia la passione, che viene mostrata sullo schermo in maniera piuttosto esplicita.
Capisco che la cosa per alcuni spettatori possa risultare urtante. A differenza dei drama coreani – dove la skinship è suggerita in modo timido – qui le scene d’amore lasciano ben poco all’immaginazione. A me personalmente non hanno infastidito perché si amalgamano perfettamente con la storia, non risultano superflue ma, anzi, aiutano a comprendere la psicologia dei personaggi e l’evolversi del loro rapporto.
Love and Fortune, perché vederlo
Ciò che più mi è piaciuto di questo drama è il messaggio che veicola. I due protagonisti, attraverso una storia che evidentemente è sbagliata e dolorosa, compiono un percorso di crescita e maturazione che li porterà al raggiungimento dei loro obiettivi e al realizzarsi dei loro sogni.
Sono due solitudini che si toccano, due anime che trovano l’una nell’altra la forza di cambiare sfidando i dettami della società.
L’interrogativo con cui vi lascio è: riusciranno a realizzare i loro sogni insieme o lo faranno separatamente? Beh, questo lo scoprirete se deciderete di guardare questo intenso jdrama.
Vi voglio ancora segnalare la splendida performance dei due protagonisti: Eri Tokunaga e Fuju Kamio. Quest’ultimo in particolare non è nuovo a ruoli controversi e difficili, in cui mette in mostra tutta la sua bravura e versatilità espressiva.
Voto: 9
Dove vederlo: Netflix
Numero episodi e durata: 12 ep. da 24 min.
Love like the Galaxy, 2022 Cina
Love like the Galaxy è un drama storico basato sul romanzo di Guan Xin Ze Luan, i cui protagonisti sono due vere e proprie star cinesi: Zhao Lusi e Wu Lei.
La storia ruota attorno a Shaoshang, una bimba abbandonata dai suoi genitori, impegnati in una decennale guerra per difendere i confini dell’Impero. Viene affidata alle cure della zia e della nonna: le due donne la considerano un peso da gestire e la maltrattano, contravvenendo alla promessa fatta ai genitori di educarla in loro assenza.
Per proteggersi dai continui maltrattamenti, la fanciulla si ingegna per non farsi mettere i piedi in testa. Crescerà come una ragazza intelligente, vivace e di buon cuore, ma ribelle, ignorante e diffidente a causa del poco affetto ricevuto e di una inesistente istruzione.
La trama inizia con il ritorno dei genitori di Shaoshang, che si ritrovano dopo anni a dover gestire una figlia che li vede sostanzialmente come estranei.
All’inizio Shaoshang spera che la sua vita migliori dopo essersi riunita a loro: tuttavia, anni di allontanamento hanno reso difficile per loro diventare una famiglia, e il carattere ribelle della ragazza andrà a scontrarsi con la madre, delusa e amareggiata per come è stata trattata la sua “bimba”, ma allo stesso tempo più abituata a trattare con dei soldati che a crescere una figlia.
Poiché le è mancato l’amore per tutta la sua vita, Shaoshang è sia pragmatica che insicura quando si tratta di aprire i suoi sentimenti agli altri.
In tutto questo, la giovane avrà modo di incontrarsi/scontrarsi con il figlio adottivo dell’imperatore, Ling Buyi (Wu Lei), che all’inizio lei vede come una persona fredda e spietata.
Tuttavia, quell’idea cambia mentre si trova continuamente coinvolta con lui. Attraverso le sue interazioni con Ling Buyi, viene involontariamente coinvolta nel mistero che circonda la sua famiglia e la sua identità.
Love like the Galaxy, perché vederlo
La storia dei protagonisti è uno dei temi principali del drama. Si incontrano in momenti diversi delle loro vite, e questo fatto scatena la curiosità dello spettatore. Innegabile, infatti, l’ottima caratterizzazione dei personaggi (dotati entrambi di un carattere vivace che rende le loro interazioni ‘scoppiettanti’) e la chimica tra i due attori.
Uno degli aspetti più interessanti di questo drama è la centralità data al rapporto genitori e figli, che viene indagato in ogni aspetto. Vengono mostrati genitori assillanti, troppo presenti, e quelli mancanti e distratti dalle loro faccende personali. Insomma, le scelte genitoriali sono indicate come ciò che spesso condiziona fatalmente la vita dei figli.
Love like the Galaxy descrive e analizza le ragioni di tutti, sia dei figli che si ribellano, sia dei genitori che impongono le proprie decisioni. Non c’è una condanna a priori di quei comportamento, ma un’ottima descrizione della situazione socio-culturale di quell’epoca storica.
I rapporti tra i personaggi evolvono, così come i personaggi stessi. Basti pensare al rapporto tra la protagonista e sua madre, che subisce molti alti e bassi. Per chi parteggiare? Non c’è una risposta netta ma molte sfumature – segno di una buona solidità nella scrittura e di approfondita indagine psicologica.
Lo stesso si può dire del protagonista. Wu Lei rende bene l’oscurità interiore del suo generale Ling Buyi, tormentato dai fantasmi del suo passato, divorato da rancore e voglia di vendetta. Può la speranza essere ritrovata nel suo amore a prima vista per la bella Shaoshang?
Insomma, ci sarebbero moltissime altre cose da dire, perché – come si sarà intuito – questo imponente drama mi ha decisamente catturato. Non posso che suggerirne la visione, dicendo di non farsi spaventare dalle 56 puntate, che scorrono davvero a una velocità impressionante!
Voto: 9
Dove vederlo: Viki
Numero episodi e durata: 56 ep. da 45 min. circa
More than Blue: la serie, 2021 Taiwan
La serie More than Blue è basata sull’omonimo film coreano del 2009, dal quale i taiwanesi avevano già tratto un film nel 2018.
Già dal titolo si evince che la storia è quanto di più spaccacuore potrete vedere, e in effetti è proprio così.
La vicenda racconta infatti di un ragazzo malato di leucemia che, innamorato di una sua coetanea, decide di scegliere per lei un compagno di vita che se ne prenda cura prima che lui muoia.
I due giovani sono legati da un comune evento drammatico che, anziché separarli, li ha uniti portandoli fin da adolescenti a essere il sostegno l’uno dell’altro. In qualche modo questi due ragazzi soli e feriti, sono diventati una famiglia, crescendo e superando insieme le difficoltà. Almeno finché il destino ha sferrato il suo colpo più duro.
Sebbene sappiamo fin dall’inizio quale sia il finale della storia, i tasselli fondamentali per comprendere il modo in cui si sono svolti i fatti e come si è arrivati a quel finale ci vengono rivelati poco per volta. Inoltre, l’intensità delle storyline secondarie non fanno che amplificare la profonda malinconia di cui è pervaso questo drama.
More than Blue, perché vederlo
Sicuramente More than Blue è una visione impegnativa. Personalmente l’ho trovato sorprendente, bellissimo e realizzato con estrema cura.
Dal punto di vista della trama, ciò che mi ha coinvolto maggiormente è stata la messa in scena di un amore tra i più coinvolgenti, totalizzanti e puri che io abbia mai visto sul piccolo schermo.
Nonostante il tema trattato, non è un amore ‘triste’ quello che vediamo rappresentato, è un amore che si dona all’altro. Un amore in cui il bene dell’altro viene messo prima del nostro. Non a caso, uno dei personaggi del drama lo definisce «un amore sublime», capace di ispirare le persone attorno a sé.
In questo drama tutto funziona alla perfezione. Il comporto tecnico (regia e fotografia) è eccellente, e una menzione d’onore merita la colonna sonora. Non a caso, parte della trama ruota attorno alla musica. I protagonisti sono infatti autori di una canzone che lasciano come eredità e testamento del loro amore – ed è una canzona struggente e stupenda.
Gli attori poi hanno reso una performance davvero impressionante, dando un’interpretazione molto convincente di due ruoli non facili da gestire. Lui, Fandy Fan, mi ha davvero colpito per la varietà di espressioni e per l’intensità non caricaturale con cui ha reso il suo personaggio. Lei, Gingle Wang, è perfetta nel suo ruolo: misurata ed eloquente semplicemente con uno sguardo.
Per queste ragioni a mio avviso More than Blue è una serie da vedere, al momento giusto e tenendosi pronti a versare un bel po’ di lacrime…
Voto: 9+
Dove vederlo: Netflix
Numero episodi e durata: 10 ep. da 40 min. circa
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